Oggi ritorniamo sull'argomento, riportando le opinioni della nostra community, così da capire come la prossima console Nintendo è vista dai suoi potenziali acquirenti.
La console e gli accessori
Partiamo subito col parlare della console, senza dubbio al centro di una scelta particolare e, per certi versi coraggiosa: l'ibrido è una scelta apprezzata o no?
In generale, la scelta attuata da Nintendo sembra aver trovato un riscontro per gran parte positivo, pur non essendo esente da alcune critiche.
Questa volontà di mantenere la console al centro tra le due estremità "fisso" e "portatile" ha causato diverse dubbi nell'utenza. Infatti, se la si guarda sotto la luce di console fissa, Switch viene definita decisamente arretrata rispetto alle concorrenti sul mercato dal 2013 (PlayStation 4 e Xbox One), addirittura troppo poco potente per essere vista come reale succeditrice di Wii U. Dall'altro lato, se la si guarda sotto la luce di console portatile, essa viene criticata per un prezzo elevato (329 euro) in relazione ai componenti utilizzati e per una durata della batteria decisamente inferiore al passato, quest'ultimo aspetto tuttavia compreso da altri utenti, che ricordano la durata degli attuali dispositivi mobili sul mercato, come smartphone e tablet. Altre critiche arrivano sulla scelta della memoria di sistema (32 GB, comunque espandibili), ritenuta da alcuni assolutamente inadeguata per il 2017, mentre in linea con i prodotti già sul mercato per altri.
Parlando degli accessori, questi sono stati considerati dai più come eccessivamente costosi. Le maggiori critiche vanno alla dock per collegare Switch alla TV (90 euro), ma non mancano anche parole per il Pro Controller (70 euro), il Charging Grip (60 euro, per ricaricare i Joy-Con senza inserirli ai lati della console) e i Joy-Con (50 euro per il singolo, 80 euro per la coppia).
Particolarmente apprezzata invece l'autonomia dei controller, che dovrebbe attestarsi sulle 20 ore per i Joy-Con e sulle 40 ore per il Controller Pro.
Parlando nello specifico dei Joy-Con, essi vengono visti come un "interessante concentrato di tecnologia" per via dei loro molteplici sensori che ne permettono diversi utilizzi, anche troppi, secondo altri utenti.
Infine, Nintendo ha deciso di rimuovere il blocco regionale dalle proprie console, permettendo così agli acquirenti di utilizzare anche videogiochi d'importazione, scelta ovviamente molto apprezzata.
I giochi
I titoli presentati da Nintendo per Switch hanno soddisfatto praticamente ogni videogiocatore interessato alla console: The Legend of Zelda: Breath of the Wild era atteso da tutti, e la conferma della sua presenza al lancio della console ha causato euforia in tantissimi. Per non parlare di Mario Kart 8, eccellente esclusiva di Wii U che verrà riproposto anche su Switch, Splatoon 2, seguito dell'apprezzatissimo sparatutto online di Wii U, o ancora il desideratissimo Xenoblade Chronicles 2 e Super Mario Odyssey. C'è chi ha mostrato apprezzamento anche 1-2 Switch, che proverà a ricalcare il successo di Wii Sports.
Ma è tutt'oro ciò che luccica? Non esattamente. Pur essendoci coloro che sono pienamente soddisfatti da ciò che hanno visto, altri sollevano parecchie perplessità: secondo alcuni la quantità dei titoli annuciati per il lancio della console sarebbe insufficiente, inoltre la presenza di sviluppatori terze parti non è stata in misura massiccia come alcuni si aspettavano. Pur essendo confermati alcuni titoli, quali FIFA 17, NBA 2K18, Steep, Minecraft e Skyrim, diversi utenti ritengono la presenza delle terze parti troppo bassa, soprattutto per garantire una eterogeneità di tipologie di videogiochi presente su altre piattaforme da gioco. A tutto ciò, si è aggiunta anche un tweet di Randy Pitchford, co-fondatore di Gearbox, che ha annunciato l'assenza del prossimo Borderlands 3 su Switch, in quanto Nintendo avrebbe "altre priorità", affermazione mal digerita da una parte dell'utenza. Stesso discorso per l'assenza della retrocompatibilità sia per i giochi Wii U che per i giochi 3DS.
Ma c'è spazio anche a chi vede il bicchiere mezzo pieno: la collaborazione con nVidia potrebbe essere profonda, e l'esperienza di quest'ultima potrebbe essere di grosso aiuto per Nintendo nell'ottenere porting dei titoli multipiattaforma.
Non mancano importantissimi elogi ad una funzionalità ormai quasi scomparsa dai videogiochi ma sempre molto apprezzata dagli appassionati, il multiplayer locale, presente da sempre in maniera massiccia nelle console Nintendo, e Switch sembra non essere da meno.
My Nintendo
Siamo arrivati a quella che, probabilmente, è la parte più criticata del Nintendo Direct del 13 Gennaio: l'infrastruttura online.
L'infrastruttura online di Nintendo è sicuramente stata meno trafficata di altre come il Sony Entertainment Network, l'Xbox Live o Steam, complici le vendite di Wii U e una filosofia di gioco comunque orientata più sul giocatore singolo o il multigiocatore locale. I tempi sono cambiati, e Nintendo ha intenzione di farsi trovare pronta all'aumento di traffico sui propri server, comprandone ovviamente di nuovi. Reggie Fils-Aime, presidente di Nintendo of America, ha dichiarato che l'acquisto di nuovi server è una spesa importante, e per sostenerla Nintendo ha introdotto un abbonamento al My Nintendo, allineandosi quindi a ciò che già da tempo fanno Xbox Live e Sony Entertainment Network.
Diverse perplessità sono state mosse riguardo all'introduzione dell'abbonamento, anche se ancora non ne sono stati annunciati i prezzi. La speranza di molti è che l'infrastruttura venga effettivamente migliorata, in modo da poter entrare in confronto diretto con la concorrenza ben più esperta da questo punto di vista. Gli abbonati al My Nintendo potranno inoltre scaricare ogni mese un titolo della Virtual Console NES/SNES. L'annuncio è stato poco chiaro per l'utenza, infatti non è ancora stato chiarito se il titolo sarà scaricabile e giocabile solo nel mese deciso da Nintendo (quindi sarebbe necessario acquistarlo per continuare a giocarlo anche successivamente) come inizialmente si pensava, o se il funzionamento del servizio sarà analogo ai Games with Gols e alla Instant Games Collection, cioè se il gioco riscattato sarà giocabile durante tutto il periodo di validità dell'abbonamento. Ovviamente, la prima ipotesi è quella meno apprezzata dai giocatori, che in ogni caso si domandano se i giochi selezionati da Nintendo saranno sempre della libreria NES/SNES, o se in futuro potrebbe arrivare anche qualche titolo inedito o comunque nativo Switch.
Una notizia successiva al Direct, che ha fatto molto discutere (in negativo), è la necessità di appoggiarsi ad un'applicazione per smartphone per poter usufruire della chat vocale, che sarà in ogni caso accessibile solo agli abbonati al My Nintendo, decisione definita quasi all'unanimità inaccettabile nel 2017, soprattutto per un dispositivo che vuole proporsi anche come portatile.
Ma alla fine, Switch vale l'acquisto? Qualcuno non ci ha nemmeno pensato, prenotando immediatamente la console con giochi e accessori per assicurarsi la consegna il giorno d'uscita.
Ma c'è anche chi va più cauto e, causa prezzo, eccessivi dubbi o titoli di lancio, attende con la promessa di acquistarla in futuro.
E voi, cosa ne pensate di Switch? L'acquisterete subito o attendete maggiori informazioni? Fateci sapere cosa ne pensate sulla discussione dedicata a Nintendo Switch, vi aspettiamo!